Estremo Oriente

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Con la locuzione Estremo Oriente si definisce quell'area dell'Asia che comprende tutto il Sud-est asiatico (sia la penisola indocinese sia l'arcipelago malese), la Cina (incluse Macao e Hong Kong, ed escluse le regioni dello Xinjiang e del Tibet), Taiwan, le due Coree, la Mongolia, l'arcipelago giapponese e la parte più orientale della Siberia, zona quest'ultima nota anche come Estremo Oriente russo.

Descrizione

Nonostante la locuzione Estremo Oriente venga usata come sinonimo di Asia orientale, quest'ultima ne è soltanto una parte; non sono inclusi gli Stati dell'Oceania, considerati parte del mondo occidentale. In questi stati, lo sviluppo urbano e tecnologico non è avvenuto in modo omogeneo e regolare, per cui quando si utilizza il termine Estremo Oriente ci si riferisce non a un luogo specifico le cui regioni sono accomunate da medesimi eventi culturali e dallo stesso governo sovrano, ma piuttosto a un'area che ingloba al suo interno realtà anche molto diverse fra loro e con caratteristiche eterogenee.

Da un lato si osserva infatti la scarsa urbanizzazione, l'organizzazione dei nuclei umani in villaggi con economia prevalentemente agricola, dall'altro si notano lo sviluppo industriale di Taiwan e i colossali cantieri per la costruzione dei grattacieli più alti del mondo a Hong Kong, Pechino e Shanghai; da non dimenticare il Giappone, la terza potenza mondiale, nonché uno dei paesi più tecnologicamente avanzati al mondo.[1]

Nota

  1. ^ Giorgio Monaci e Benedetta Ragazzi, Vivi la Terra, vol. 3, Milano, Archimede Edizioni, 2011.

Bibliografia

  • Giorgio Monaci e Benedetta Ragazzi, Vivi la Terra, vol. 3, Milano, Archimede Edizioni, 2011.

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